Nelle scorse settimane si è aperto a Palermo un processo nato grazie anche alle collaborazioni di due imprenditori vittime di estorsione che abbiamo accompagnato a denunciare.
Il territorio di interesse è Misilmeri, uno dei paesi del palermitano in cui seppure ci siano vittime che trovano la forza e il coraggio di resistere alle estorsioni, il controllo del territorio di Cosa nostra resta più serrato di quanto possa registrarsi oramai in alcune aree di Palermo. Quella dei due imprenditori è stata una denuncia spontanea e non una collaborazionesuccessiva all’ordinanza di custodia cautelare richiesta e ottenuta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.Una cosa appare chiara e ci interessa ribadirlo: chi paga per paura riesce a trovare anche dopo tanto tempo una strada per dire basta e affrancarsi dai condizionamenti mafiosi. La maggior parte, però, paga per connivenza o convenienza. E su questo bisogna aggiornare l’analisi e la narrazione sul fenomeno estorsivo e su quegli imprenditori e commercianti che la “messa a posto” la ricercano.
Il racconto della vicenda e l’analisi sul fenomeno delle estorsioni è a firma del giornalista Riccardo Lo Verso