“Da piazza Magione sopra le barriere, in volo su Palermo” sintetizza il bisogno e il desiderio di cambiare prospettiva, di oltrepassare i confini di uno spazio che è gioia e orgoglio, ma che a volte può trasformarsi in un labirinto senza uscita per i giovani che alla Kalsa crescono e che in questo luogo si ritrovano a dover convivere con fenomeni di degrado e di devianza.
Anche quest’anno, con la preziosa collaborazione dell’Aeroclub di Boccadifalco, le attività di inclusione sociale che svolgiamo con bambini e ragazzi del quartiere Kalsa di Palermo sono proseguite con la straordinaria esperienza del volo in aeroplano sulla città, realizzata grazie al sostegno dell’Otto per Mille della Tavola Valdese.
“Oggi a Palermo – dice Noemi Di Franco di Addiopizzo – non basta più sostenere commercianti e imprenditori a denunciare fenomeni estorsivi se allo stesso tempo non si orientano strategie ed interventi per rimuovere le condizioni di degrado e povertà che contribuiscono ad alimentare fenomeni di devianza”.
Nella giornata di oggi, trenta tra bambini e ragazzi con cui nel corso dell’anno promuoviamo percorsi di socialità a piazza Magione, hanno trascorso una giornata di emozioni e spensieratezza in quello che è stato il primo aeroporto di Palermo.
Ad accoglierli nell’hangar dell’aeroporto il presidente dell’Aereoclub, Fabio Giannilivigni e gli altri piloti dell’associazione sportiva che con esperienza e passione si sono alternati al comando degli aeroplani da cui bambini e ragazzi hanno osservato un’altra Palermo.
Uscire dal proprio quartiere, guardare la città dall’alto e cambiare punto di osservazione sono occasioni per vivere e scoprirsi all’interno di una dimensione diversa di Palermo.
Dal cielo le strade si fanno piccole, i quartieri perdono i propri confini, le differenze scompaiono. Tutto è sembrato incredibilmente minuscolo mentre i sorrisi dei nostri protagonisti sono diventati sempre più grandi. Quando si dice che a “volare alto” si inizia a prendere gusto è proprio vero.
Visualizza questo post su Instagram
Iniziativa sostenuta con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese