Nell’ambito dell’operazione di stamattina condotta dall’arma dei carabinieri e dai magistrati della procura di Palermo, diversi operatori economici hanno collaborato e denunciato avvalendosi dell’ausilio e del supporto di Addiopizzo e di altre associazioni come Libero Futuro, da tempo impegnate sul territorio della provincia e in particolare tra i comuni di Bagheria, Altavilla Milicia e Santa Flavia.
Anche se per molti anni le infiltrazioni e i condizionamenti di Cosa nostra sono risultati gravi sul tessuto sociale ed economico del territorio della provincia, le indagini odierne, oltre alle operazioni antimafia di questi ultimi anni, registrano dei significativi segnali di resistenza da parte di molti operatori economici.
La straordinaria azione repressiva delle forze dell’ordine e dei magistrati, i diversi collaboratori di giustizia e il percorso di affrancamento dal fenomeno estorsivo di commercianti e imprenditori, sostenuto dalle associazioni antiracket, rilevano come anche su questa area della provincia così difficile ci possano essere le condizioni per sgretolare il muro di omertà e voltare pagina.
L’azione delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria e il perseverante lavoro nel territorio condotto dalle associazioni hanno creato una rete di soggetti in grado di offrire competenze, tutele e schermo necessari affinché chi denuncia possa farlo in sicurezza.
Rassegna stampa
Gli imprenditori si ribellano al pizzo e denunciano i boss: 22 arresti, Corriere della Sera, 2 novembre 2015
La rivolta di Bagheria contro il pizzo. Trentasei imprenditori denunciano i boss, la Repubblica Palermo, 2 novembre 2015
Pizzo, imprenditori di Bagheria denunciano i boss: 22 arresti, Il Fatto Quotidiano, 2 novembre 2015
Crolla il muro dell’omertà a Bagheria, 22 arresti, Adnkronos, 2 novembre 2015
Ventidue arresti per 50 estorsioni. Ribellione di massa degli imprenditori, LiveSicilia.it, 2 novembre 2015
Le nostre azioni
DENUNCIA COLLETTIVA: ANCHE IN PROVINCIA SI PUÒ FARE
DOPO L’OPERAZIONE APOCALISSE… A UN PASSO DALLA LIBERTÀ
OPERAZIONE RESET, ADDIOPIZZO TORNA SUL TERRITORIO