Non vittime, ma favoreggiatori. E’ proprio di questo reato che dovranno rispondere 14 persone che avevano subito il furto di auto e moto e che, anziché limitarsi a fare una denuncia alle forze dell’ordine, si sarebbero attivate per recuperare i loro mezzi pagando, cosa che poi avrebbero negato agli investigatori, coprendo di fatto i loro estorsori.
Nello specifico, l’accusa viene mossa dalla polizia, ed in particolare dagli agenti del commissariato Brancaccio, in seguito all’inchiesta che a febbraio scorso aveva portato all’arresto di 12 persone proprio relazione a una serie di furti con cavallo di ritorno, commessi da una banda dello Sperone.