Martedì 21 e venerdì 24 novembre siamo stati ospiti presso la D.D.S. “Nicolò Garzilli”, nel quartiere Libertà, per raccontare agli alunni e alle alunne delle classi quinte della scuola elementare di mafia e del nostro contributo per disarticolare questo fenomeno. Abbiamo incontrato circa 120 studenti interessati, già preparati, molto motivati e curiosi.
L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto “Civicamente”, coordinato dalla maestra Maria Rosaria Biscuso, che sta guidando i piccoli studenti nella lettura di “Armalilandia”, il libro di Maria Concetta Armetta che traspone nel mondo animale più a portata di bambino le dinamiche della criminalità organizzata mafiosa e delle estorsioni.
È stato proprio questo libro ad introdurre i piccoli a tematiche tanto brutte e quanto complesse, fornendo loro le conoscenze di base, che hanno saputo senza difficoltà applicare alla realtà loro circostante.
A tenere l’incontro è stata la nostra Chloé Tucciarelli, che ha saputo rendere con parole semplici la complessità delle dinamiche criminali, ma anche la strategia di Addiopizzo che si impernia sulla rete di consumo critico antiracket “Pago chi non paga!” costituita da più di mille attività economiche aderenti al circuito pizzo free. Alcune di queste attività, peraltro, sono gestite proprio dai genitori di alcuni bambini, i quali, dunque, avevano già una conoscenza diretta della nostra associazione.
È stato bello vedere come degli studenti così piccoli facessero domande ingenue, ma profondissime, le cui risposte non sono affatto scontate: “Come mai i mafiosi non riflettono sul danno che stanno facendo?”, “Ma non si sentono in colpa?”.
Domande che forse noi adulti non ci poniamo più, ma che darebbero una svolta diversa alla nostra vita e alle nostre azioni quotidiane, se ce le ponessimo come fanno i bambini, che alla malvagità umana non sono – per fortuna – abituati.
Visualizza questo post su Instagram