In questi giorni la strada e l’ascolto si declinano per le vie della Kalsa di Palermo. Ci interroghiamo su come sia possibile in questo momento continuare a parlare di inclusione e adoperarci per favorire l’accesso a diritti fondamentali.
Nel quartiere in cui nel resto dell’anno ci occupiamo di inclusione sociale ed educativa territoriale insieme ad altre associazioni come Handala, Booq, Send, la Casa di Paolo e la rete di Dappertutto, l’emergenza sanitaria sta dilatando drammaticamente le sacche di povertà economica ed educativa. Quello che stiamo vivendo nelle ultime settimane sta inevitabilmente accentuando le diseguaglianze che già esistevano all’interno delle comunità.
In questo spaccato molti degli strumenti individuati per far fronte alla crisi non sono nelle immediate disponibilità di molti cittadini. Ci sono infatti concrete difficoltà da parte di molti ad accedere a diritti e misure di sostegno: dalla didattica online ai sussidi alimentari.
Per tali ragioni stiamo cercando di rimanere vicini a molte famiglie della Kalsa attraverso l’incontro, la condivisione e offrendo, con le realtà sociali sopra citate, il supporto necessario per l’accesso a misure come quella al sussidio alimentare fornito dal Comune di Palermo, ma cercando soprattutto di creare e individuare ulteriori forme di sostegno per chi non ha i requisiti per ottenere tale sussidio.
Siamo convinti infatti che il nostro ruolo, e in generale del terzo settore, non debba essere soltanto quello di collaborare con le istituzioni per la più larga fruizione possibile delle misure messe in campo, ma anche quello di intercettare e sostenere chi da tali misure resta escluso. E rispetto a tutto questo è necessario recuperare spazi di riflessione anche di critica costruttiva nei confronti dell’amministrazione della città, del governo della regione e di quello del Paese.
Con questo spirito vogliamo ringraziare le diverse attività economiche della rete di Addiopizzo che, seppure stiano anche esse attraversando un momento di grave crisi, hanno voluto donare pasti e spesa a diverse famiglie della Kalsa: Zangaloro, La Braciera, Ciccio passami l’olio, Balata, Archestrato di Gela, Il Mirto e la Rosa, Cafè Verdone e il Supermercato Decò di corso Finocchiaro Aprile. Per noi tutto questo significa non solo solidarietà ma soprattutto riconoscersi ed essere parte di una comunità.
Le imprese e gli esercizi commerciali sani della nostra città rappresentano una componente fondamentale della comunità, perciò ci auguriamo che le risposte attraverso strumenti come la cassa integrazione in deroga e l’accesso al credito non rimangano impantanati tra ritardi e lungaggini burocratiche che poco hanno a che vedere con l’esigenza sacrosanta di assicurare a tali processi trasparenza e legittimità. Solo con una risposta rapida, credibile e vigorosa riusciremo a sottrarre territorio, fasce sociali e pezzi di economica a fenomeni di illegalità diffusa e alla criminalità organizzata.
È un momento particolarmente difficile dal quale possiamo tirarci fuori se l’emergenza sanitaria, che è diventata nel frattempo anche emergenza sociale ed economica, porterà a riporre in primo piano diritti fondamentali come quelli alla salute, al lavoro e all’istruzione, che rimangono oggi più di ieri un miraggio per tanti, ormai troppi.
È con lo stesso spirito che, tramite AddiopizzoStore, i produttori Scimeca e Cotti in Fragranza hanno donato alcuni loro prodotti alla Missione Speranza e Carità e alla Parrocchia di Sant’Antonino e che AddiopizzoStore ha attivato sul proprio sito un servizio di Spesa Sospesa rivolto a chiunque voglia donare il proprio acquisto.
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