Un percorso lungo 30 mesi, pieno di sfide e di sogni che vede protagonista il quartiere Kalsa di Palermo: è partito il nuovo progetto “Sport popolare in Spazio Pubblico” alla conquista di diritti per costruire il senso di comunità attorno allo sport.
Con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, si tenterà di mettere a sistema il lavoro che la rete dei partner porta già avanti da diversi anni a piazza Magione. Le realtà, che insistono e resistono da tempo sul territorio e che hanno dato vita al neonato progetto sono: Addiopizzo, Associazione Handala, booq, SEND, VIVI Sano Onlus, Uisp Palermo, Asd Baskin Palermo e Istituto Comprensivo Rita Borsellino con il sostegno del Comune di Palermo.
L’obiettivo è quello di continuare a creare spazi di socialità che possano attraverso lo sport valorizzare le esperienze territoriali di condivisione di pratiche e luoghi.
Gli abitanti del quartiere potranno accedere alle attività sportive più disparate offerte dai partner in maniera gratuita, potranno prendere parte a numerosi eventi sportivi come “Mediterraneo Antirazzista”, “Dal parco alla piazza, corri con noi”, “Run with the Autism”, approfondire il tema della sana alimentazione e degli stili di vita sani e attivi. Ci sarà anche spazio per laboratori di progettazione partecipata, in cui si coinvolgeranno in prima linea gli abitanti nella creazione del ”Percorso Kalsa Mare”, una palestra a cielo aperto che verrà realizzata attraverso azioni ed eventi di raccolta fondi, a cui Addiopizzo contribuirà mettendo in piedi diverse campagne di crowdfunding.
Per l’associazione, il progetto rappresenta un’importante opportunità per garantire continuità al lavoro di inclusione sociale svolto in questi anni sul territorio anche attraverso attività sportive in cui saremo coinvolti.
Da molto tempo siamo impegnati in percorsi e attività di inclusione nel quartiere Kalsa di Palermo perché siamo convinti che occorra partire dalla prevenzione e dalla cura di quelle condizioni di disagio e di difficoltà per favorire percorsi di emancipazione e di affrancamento da fenomeni di devianza.
Siamo infatti sempre più convinti che non sia sufficiente accompagnare e sostenere commercianti e imprenditori a denunciare pizzo e soprusi, se non si superano il degrado urbano e sociale che contribuiscono ad alimentare fenomeni di illegalità diffusa e di criminalità organizzata.