<div style="text-align: justify;">rnSecondo quanto riportato da un quotidiano locale "non fu il presidente di Confindustria Sicilia a presentare il Sig. Rizzacasa ad Addiopizzo, ma una persona vicina ad ambienti dell’antimafia di cui Artioli ha fatto il nome ai giudici".rn<BR>rnTutto ciò è semplicemente falso.rn<BR>rnArtioli dimentica o fa finta di non ricordare che – come risulta dagli atti dell’inchiesta che ha portato alla condanna di Rizzacasa – il 28 aprile del 2008, presso la sede di Addiopizzo, si è svolta una riunione (alla presenza della Commissione di garanzia e di diversi componenti dell’Associazione) in cui si è deciso di non accettare la richiesta di adesione dello stesso Ettore Artioli per le sue cointeressenze societarie con Fabio Cascio Ingurgio (componente del Cda della Centralgas poi confiscata alla mafia).rn<BR>rnIn quella stessa riunione e sempre di fronte a diversi testimoni, Artioli si è presentato accompagnato da una persona, il Sig. Rizzacasa, del quale peraltro non era stata nemmeno comunicata la partecipazione; nel corso dell’incontro il neo presidente dell’Amat ha sponsorizzato e caldeggiato l’adesione dell’Aedilia Venusta (ditta allora a noi sconosciuta, come sconosciuto era anche il suo titolare); inoltre, Artioli e Rizzacasa ci hanno raccontato dei loro affari, del Gruppo Venti, dell’Aedilia Venusta e delle denunce per danneggiamenti e tentate estorsioni subite da quest’ultima; insomma, hanno parlato di tutto, tralasciando, però, solo un fatto: che Salvatore e Francesco Sbeglia (con precedenti penali per mafia), con funzioni di assoluta rilevanza, operavano all’interno della stessa Aedilia Venusta.rn<BR>rnNel 2009 Addiopizzo, appreso (ovviamente non da Artioli) che gli Sbeglia risultavano intranei all’Aedilia Venusta, ha provveduto ad espellere l’azienda dal circuito di consumo critico, così determinando un’analoga decisione da parte di Confindustria Palermo.rnCome noto, nel 2010 Rizzacasa viene arrestato e successivamente condannato proprio perchè intestatario fittizio degli Sbeglia. rnA questo punto la domanda sorge spontanea: nonostante Artioli sapesse del forte legame sussistente fra gli Sbeglia e l’Aedilia Venusta, erano necessarie le sirene dell’autorità giudiziaria che con le sue inchieste aveva fatto piena luce sulle circostanze sopra riportate, perché una persona intelligente e avveduta come lo stesso Artioli con le sue società decidesse di interrompere i rapporti con Rizzacasa?rnLe cointeressenza con Fabio Cascio Ingurgio e i rapporti economici con Rizzacasa e quindi gli Sbeglia, sono dei fatti che pur non avendo alcun rilievo penale denotano delle relazioni e degli interessi a dir poco discutibili che ci portano a ribadire che il Sindaco di Palermo ha compiuto una scelta inopportuna, che ci aspettiamo e confidiamo riveda al più presto.
Processo Bivio: confermati in appello i risarcimenti alle vittime assistite da Addiopizzo
È stata confermata in appello, con lievi riduzioni di pena, la sentenza di primo grado del processo denominato...