Fonte: la Repubblica – Palermo
C’erano “spifferi” pericolosi fra Trapani e Palermo, mentre i pizzini di Matteo Messina Denaro giravano per la Sicilia. Era l’estate di quattro anni fa, polizia e carabinieri sembravano fiduciosi di poter stringere il cerchio attorno al superlatitante di Cosa nostra. Ma in quell’estate c’era una talpa istituzionale che soffiava notizie riservate ai boss trapanesi. Notizie sulle indagini. Forse, erano anche due le talpe. Lo svela una drammatica intercettazione, che risale proprio a quei giorni.