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Cosa abbiamo realizzato nel 2022 grazie al 5×1000
LOTTA AL RACKET DELLE ESTORSIONI
33 operatori economici che hanno ricevuto ascolto e supporto gratuito dal nostro staff, composto da volontari e professionisti. Questa delicata attività è stata rivolta a vittime di intimidazioni ed estorsioni che hanno avuto bisogno di sostegno nella fase di denuncia e oltre, ma anche a commercianti e imprenditori oggetto di fatti delittuosi riconducibili a matrici estorsive.
4 processi in cui Addiopizzo si è costituito parte civile assieme a imprenditori e commercianti vittime di estorsione ed usura
28 nuove adesioni alla rete “Pago chi non paga”, che arricchiscono il numero di operatori economici pizzo-free.
I PROCESSI E LE DENUNCE
Nel corso del 2022 magistrati e forze dell’ordine hanno eseguito diverse operazioni antimafia nell’ambito delle quali abbiamo accompagnato a denunciare alcuni commercianti ed imprenditori che hanno trovato la forza e il coraggio di denunciare.
I magistrati della Procura di Palermo e l’Arma dei Carabinieri hanno disarticolato la famiglia mafiosa di Misilmeri grazie anche alle denunce di imprenditori che con il supporto di Addiopizzo hanno trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni.
Si è trattato di un percorso di ascolto e sostegno che la nostra Associazione ha svolto a fianco di chi ha denunciato e che in poco tempo ha consentito a inquirenti e investigatori di ricostruire gli episodi estorsivi subiti.
Inoltre sono giunti a sentenza alcuni importanti processi dove eravamo costituiti parte civile assieme a vittime di estorsione e di usura che abbiamo supportato nel corso del loro percorso di denuncia.
– il processo “Resilienza” che ha interessato il quartiere Borgo Vecchio di Palermo dove per la prima volta un cospicuo numero di commercianti e imprenditori ha trovato la forza e il coraggio di opporsi al racket delle estorsioni. Nel processo che si è concluso con la condanna della maggior parte degli imputati avevamo chiesto di costituirci parte civile assieme ad alcune vittime che nei loro cantieri edili erano state oggetto di diversi tentativi di estorsione denunciati con l’ausilio della nostra associazione.
ATTIVITÀ DI SENSIBILIZZAZIONE
Decine di scuole, associazioni, gruppi scout, parrocchie incontrate dal vivo o attraverso webinar per testimoniare il percorso di cittadinanza attiva promosso da Addiopizzo. Inoltre abbiamo realizzato molte iniziative di sensibilizzazione e informazione sulle tematiche della denuncia rivolte a commercianti, imprenditori, cittadini sul territorio di Palermo e della provincia con particolare attenzione ai mandamenti mafiosi di Brancaccio, Resuttana e San Lorenzo.
EDUCATIVA TERRITORIALE E INCLUSIONE SOCIALE
Nel corso del 2022 abbiamo realizzato molteplici attività e interventi di inclusione sociale e di rigenerazione urbana che hanno visto il coinvolgimento di bambini e bambine, ragazze, ragazzi e famiglie al fine di prevenire e contrastare fenomeni di disagio sociale e di devianza nel quartiere Kalsa di Palermo, ma anche per facilitare l’accesso a diritti fondamentali come quello alla salute e alla casa. A piazza Magione continua l’investimento collettivo Proseguiamo a piazza Magione, nel quartiere Kalsa, il percorso di inclusione sociale e di rigenerazione urbana con l’installazione di nuovi giochi e la manutenzione di quelli già presenti. L’iniziativa sul nuovo spazio rigenerato è stata inaugurato lo scorso 6 dicembre. L’area giochi, che abbiamo realizzato nel 2016 in rete con la comunità della Kalsa si rigenera e assume ulteriore significato grazie alle donazioni di alcune vittime di estorsione che hanno denunciato e alla manutenzione effettuata da giovani impegnati in attività riparativa e in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo.
Quest’anno, grazie alla preziosa collaborazione dell’Aeroclub di Boccadifalco, le attività di inclusione sociale che svolgiamo con bambini e ragazzi del quartiere Kalsa di Palermo si sono aperte con la straordinaria esperienza del volo in aeroplano sulla città.
L’iniziativa rappresenta il bisogno e il desiderio di cambiare prospettiva, di oltrepassare i confini di uno spazio che è gioia e orgoglio, ma che a volte può trasformarsi in un labirinto senza uscita per i giovani che alla Kalsa crescono e che in questo luogo si ritrovano a dover convivere con fenomeni di degrado e di devianza.