Un intero popolo che non paga il pizzo è un popolo libero
Addiopizzo è un movimento che nasce dal basso e si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro le mafie e per la giustizia sociale. È formato da tutte le donne e gli uomini, i ragazzi e le ragazze, i commercianti e i consumatori che si riconoscono nella frase “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”.
Addiopizzo è anche un’associazione di volontariato espressamente apartitica il cui campo d’azione specifico, all’interno di un più ampio fronte antimafia, è la promozione di un’economia virtuosa e libera dalla mafia attraverso lo strumento del consumo critico antiracket “Pago chi non paga”.
Offriamo assistenza gratuita alle vittime di estorsione e di usura. Incoraggiamo gli imprenditori a denunciare e restiamo accanto a loro prima, durante e dopo il processo. Inoltre l’associazione, rappresentata dai suoi avvocati, si costituisce parte civile a fianco delle vittime.
Un altro nostro fronte di intervento è l’inclusione sociale, con attività di educativa di strada e rigenerazione urbana rivolte a bambini, ragazzi e famiglie investiti da gravi condizioni di povertà economica ed educativa. Qualsiasi azione di contrasto alla mafia non è sufficiente se non si affrontano contestualmente il disagio sociale e il degrado urbano che contribuiscono ad alimentare i fenomeni di devianza.
cosa facciamo
rivoluzione mafia-free
CONSUMO CRITICO
contro la mafia non sei più solo
Assistenza alle vittime
Progetti sul territorio
INCLUSIONE SOCIALE
La nostra storia
2004
La storia inizia da un adesivo…
- La notte tra il 28 e il 29 giugno, per le strade del centro di Palermo, per la prima volta compaiono centinaia di piccoli adesivi listati a lutto con su scritto: “UN INTERO POPOLO CHE PAGA IL PIZZO È UN POPOLO SENZA DIGNITÀ”. Gli autori del gesto anonimo sono un piccolo gruppo di giovani palermitani. È la scintilla che darà vita ad Addiopizzo.
2005
Nasce l’associazione Comitato Addiopizzo
- Dopo mesi di iniziative anonime di “guerriglia comunicativa” per le strade di Palermo, operata insistentemente con adesivi e striscioni, viene costituita ufficialmente l’associazione di volontariato Comitato Addiopizzo
2005
Addiopizzo va a scuola
- Sin dalle origini, una delle principali attività del Comitato è la promozione della cultura antimafia nelle scuole, con l’aiuto di magistrati e commercianti impegnati nella lotta al racket.
L’intervento nelle scuole si rivela essere azione imprescindibile, per incidere in modo capillare sul cambiamento di mentalità e di costumi. Da allora sono coinvolti centinaia di ragazzi di Palermo e provincia.
2005
“Contro il pizzo, cambia i consumi”
- Addiopizzo presenta il “Manifesto del cittadino-consumatore per la legalità e lo sviluppo”, con il quale si chiede alla collettività un atto d’impegno a sostenere negozi e imprese che non pagano il pizzo. Vengono raccolte e pubblicate 3500 firme.
2005
“Io sono Libero”
- In occasione del 14° anniversario della morte di Libero Grassi, Addiopizzo organizza una giornata di festa in onore dell’imprenditore palermitano ucciso nel 1991 per la sua scelta di non piegarsi al pizzo. Da allora, il 29 agosto diventa un appuntamento importantissimo con la città per commemorare e per rilanciare l’invito a una ribellione collettiva contro mafia.
2006
Pago chi non paga: lancio della campagna di consumo critico
- Allo Steri di Palermo, in un’affollata conferenza stampa, viene presentato il primo originario nucleo di imprese “pizzo-free”: circa cento commercianti di Palermo e provincia che dichiarano pubblicamente di non pagare il pizzo e di essere pronti a denunciare gli estorsori, qualora venisse loro chiesto in futuro
2006
La Festa/Fiera pizzo-free
- A maggio, in Piazza Magione, nel cuore del centro storico di Palermo, Addiopizzo organizza la prima edizione della Fiera del consumo critico anti-pizzo, un’intera giornata di dibattiti, proiezioni, attività con gli studenti e concerti fra gli stand degli esercizi commerciali aderenti a Addiopizzo. La serata registra quasi 10 mila presenze. L’evento sarà ripetuto con cadenza annuale negli anni successivi.
2006
Addiopizzo Catania
- Sulla scia di quanto avvenuto a Palermo, un gruppo di ragazzi del capoluogo etneo replica autonomamente l’esperienza nella Sicilia orientale dando vita a un progetto di costruzione dal basso di una rete di consumo critico antiracket. Visita il sito
2007
Libero Futuro
- Da un gruppo di commercianti aderenti a Addiopizzo nasce l’associazione Libero Futuro, la prima associazione antiracket di Palermo.
2008
Addiopizzo parte civile
- Per la prima volta, Addiopizzo si costituisce parte civile in un processo a fianco di un imprenditore che ha denunciato il pizzo.
2008
Palermo vista racket
- Presentazione del libro e DVD “Palermo vista racket”, un’indagine statistica sul fenomeno del racket delle estorsioni a Palermo condotta dagli studenti partecipanti al Progetto scuola Addiopizzo 2007.
2009
Addiopizzo Travel
- Nasce “Addiopizzo Travel” che organizza viaggi di istruzione e esperienze di turismo responsabile in Sicilia rigorosamente “pizzo-free”: gli alloggi, i ristoranti e gli altri fornitori coinvolti nei pacchetti aderiscono tutti alla campagna di consumo critico di Addiopizzo.
2010
Il marchio “Prodotto PizzoFree”
-
Trentadue aziende produttrici alimentari e manifatturiere aderenti alla lista del Consumo Critico di Addiopizzo appongono sui loro prodotti un marchio che reca la dizione PIZZOFREE, ampliando la platea dei potenziali sostenitori dell’economia libera dalla mafia.
2010
La sede in un bene confiscato
- Viene aperta al pubblico l’attuale sede di Addiopizzo, in via Lincoln 131, in un appartamento confiscato al boss della mafia Masino Spadaro e intitolato a Mario Bignone, capo della Sezione Catturandi della Squadra Mobile di Palermo, amico di Addiopizzo scomparso prematuramente.
2010
Addiopizzo Messina
- L’azione di contrasto alle estorsioni mafiose sbarca anche a Messina, costituendo il terzo fronte di resistenza spontanea di consumo critico in Sicilia targato Addiopizzo.
2011
Professionisti Liberi
- Nasce a Palermo il Comitato dei Professionisti Liberi, un movimento che si basa sulla responsabilizzazione dei singoli professionisti nella lotta alla mafia a fianco degli imprenditori.
2012
“Santa Rosalia, liberaci dal pizzo!”
- Il Comitato Addiopizzo è chiamato a partecipare attivamente al “Festino di Santa Rosalia”, la spettacolare processione dedicata alla patrona della città. Durante la processione serale, i volontari di Addiopizzo spingeranno fisicamente il carro della “Santuzza” di Palermo.
2012
“Corrotti”. Presentazione campagna anticorruzione
- Addiopizzo, Libero Futuro, Professionisti Liberi e Libera si uniscono in una campagna sul tema della corruzione e in una conferenza stampa, cui partecipa anche il prefetto Postiglione, rivolgono ai candidati alla carica di sindaco di Palermo alcune proposte.
2013
Addiopizzo ”Imprenditore Sociale dell’anno”
- Il Comitato Addiopizzo vince il premio “Social Entrepreneur of the Year 2013”, indetto dalla Schwab Foundation. Addiopizzo viene premiato “per il suo approccio innovativo e il potenziale impatto a livello mondiale”.
2013
La spiaggia “Sconzajuoco”
- Fra giugno e settembre, Addiopizzo gestisce un tratto di spiaggia libera a Capaci: uno spazio partecipato, sostenibile, inclusivo, accessibile, all’insegna del consumo critico. Un anno dopo, l’esperienza sarà ripetuta sul lungomare di Isola delle Femmine.
2013
Premio per l’Innovazione ADI Design index 2013
- Addiopizzo viene premiato presso i locali della Triennale di Milano “per il valore di servizio sociale creato per le imprese associate” e per il suo distinguersi “nel cambiamento dei comportamenti.
2014
Addiopizzo Card
- Lancio di Addiopizzo Card, una “carta fedeltà” valida nel circuito del Consumo critico. Mostrandola agli esercenti affiliati, il consumatore attiva uno “sconto etico”: una percentuale della sua spesa viene infatti destinata a un fondo condiviso, finalizzato a un Investimento Collettivo per la città di Palermo. Addiopizzo di fatto inaugura una nuova strategia di promozione dei Beni comuni quale strumento di contrasto alla cultura e al dominio mafioso.
2015
Chiusura raccolta fondi per l’investimento collettivo
- Con le donazioni e lo sconto etico raccolti attraverso la rete di consumo critico fondata da Addiopizzo, si realizzerà l’investimento collettivo a Piazza Magione. Il progetto che prevede la creazione di un’area gioco è stata designata dagli stessi cittadini che attraverso l’uso di AddiopizzoCard e le loro donazioni hanno permesso di superare la soglia di 20.000 euro
2015
Firma della convenzione per i lavori di riqualificazione a Piazza Magione
- Il Comune di Palermo e Addiopizzo hanno siglato la convenzione per l’avvio dei lavori di riqualificazione previsti a Piazza Magione. L’area giochi prende vita grazie alle donazioni e allo sconto etico raccolti attraverso la rete di consumo critico l’uso di Addiopizzocard.
2016
La solidarietà trova casa
- Addiopizzo lancia un’azione di solidarietà condivisa tra gli operatori economici del circuito di consumo critico antiracket, al fine di rendere fruibili alcuni appartamenti confiscati alla mafia, assegnati a famiglie indigenti che non possono permettersi la loro ristrutturazione.
2016
Migranti e denuncia collettiva
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Supportati da Addiopizzo e dalle forze dell’ordine, un gruppo di commercianti di origine straniera, prevalentemente bengalesi, vittime per mesi di minacce, estorsioni e rapine, denuncia e fa arrestare i propri aguzzini.
Dopo il processo, che vedrà in prima linea i commercianti chiamati a testimoniare e Addiopizzo accanto a loro come parte civile, il gruppo di criminali verrà condannato nel 2019 per vari reati, aggravati dal metodo mafioso e dalla discriminazione razziale..
2016
Investimento Collettivo
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Dopo un processo di progettazione partecipata con il quartiere, viene realizzata e inaugurata l’area giochi in Piazza Magione. È il frutto della campagna di crowdfunding realizzata con sconto etico dell’Addiopizzo Card, che ha raccolto circa 25 mila euro.
Questo intervento di riqualificazione urbana darà un forte impulso alle attività di inclusione sociale di Addiopizzo con i bambini e le famiglie del quartiere Kalsa.
2017
Addiopizzo Store
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Nasce una nuova impresa sociale a supporto della campagna di Addiopizzo. Un negozio di e-commerce promuove e distribuisce sotto un unico marchio i produttori che aderiscono alla rete di consumo critico “Pago chi non paga”, per permettere anche a chi non risiede in Sicilia di sostenere le aziende mafia-free.
2018
Da Palermo a Latina, l’impegno rimane per strada
- Nella notte tra il 28 e il 29 giugno, quattordici anni dopo il suo originario gesto di comunic/azione, Addiopizzo tappezza alcune vie della città di Latina con centinaia di adesivi che riportano la scritta “Uniti contro il pizzo a Latina”. È l’inizio di un percorso di sensibilizzazione e ribellione sociale, partito da Palermo, verso l’opinione pubblica della città pontina e dei comuni limitrofi.
2019
Piazza Magione Bene Comune
- Il percorso di inclusione sociale e riqualificazione urbana a piazza Magione continua con l’inaugurazione della strada e di nuovi giochi davanti alla scuola. È il primo intervento di playground marking a Palermo..
2020
Addiopizzo e la pandemia
- Durante il lockdown e nei mesi successivi, Addiopizzo raccoglie donazioni e organizza azioni di “spesa solidale” per supportare circa 80 famiglie in difficoltà economiche nel quartiere Kalsa.
2021
Hub vaccinale nella sede di Addiopizzo
- Per facilitare l’accesso ai vaccini anti-Covid a quanti vivono in condizioni di marginalità, la sede di Addiopizzo ospita per qualche giorno il personale sanitario che somministra circa 100 dosi ai residenti del quartiere.
2021
Servizi di assistenza potenziati per le vittime del pizzo e dell’usura
- Con il progetto “Liberazione in corso”, finanziato dal Ministero dell’interno nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Legalità” 2014-2020, Addiopizzo attiva uno sportello di supporto costituito da esperti che, con il coordinamento di Addiopizzo, forniscono non solo assistenza legale, ma anche consulenza aziendale e psicologica nei confronti delle vittime del pizzo e dell’usura.
2022
Il Resilience Fund
- Utilizzando il Resilience Fund, erogato ogni anno dall’associazione The Global Initiative against Transnational Organized Crime, Addiopizzo si dota di nuovi strumenti di comunicazione digitale. Il Fondo finanzia e assiste le iniziative locali che si occupano di contrasto alla criminalità organizzata.
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