POLICY DI PROTEZIONE DEI MINORI
CODICE DI COMPORTAMENTO
Tutela e cura dei minori. Linee guida, principi e procedure adottate dall’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv
Osservazioni preliminari
L’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv è un Ente del Terzo Settore che nasce dal basso e si fa portavoce di una “rivoluzione culturale” contro le mafie e per la giustizia sociale.
Nell’ambito di tale mission uno dei fronti di intervento è l’inclusione sociale, con attività di educativa di strada e rigenerazione urbana rivolte a bambini, ragazzi e famiglie investiti da gravi condizioni di povertà economica ed educativa.
Infatti, qualsiasi azione di contrasto alla mafia non è sufficiente se non si affrontano contestualmente il disagio sociale e il degrado urbano che contribuiscono ad alimentare i fenomeni di devianza, di illegalità diffusa e di criminalità organizzata.
L’attività rivolta ai minori avviene attraverso l’implementazione di diversi progetti e servizi sul territorio di Palermo e in particolare nel quartiere Kalsa.
L’azione è tesa a garantire ogni bambino e adolescente con riferimento ai diritti sanciti nei principi e nei valori delle carte internazionali, vale a dire la Convenzione sui diritti dell’infanzia (1989), la Convenzione sui diritti fondamentali Diritti dell’Unione Europea (2000) e la Costituzionale della Repubblica Italiana (art. 3). L’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv riconosce che ogni minore è soggetto di diritti da garantire senza distinzione di qualsiasi di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinioni politiche, origine nazionale, etnica o sociale o situazione finanziaria.
1. Obiettivi
La presente Policy promuove la tutela dei minori con cui l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv collabora o entra in contatto, proteggendoli da eventuali danni derivanti da comportamenti inappropriati da parte di personale, collaboratori, volontari, tirocinanti e di tutte le persone che, a vario titolo, interagiscono con bambini, bambine e adolescenti nell’ambito delle attività progettuali o al di fuori di esse.
Tutti coloro che collaborano, a qualsiasi livello, con l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv devono essere pienamente consapevoli dell’esistenza del rischio di abusi e sfruttamento, in particolare di natura sessuale, nei confronti di minori, al fine di prevenirli efficacemente.
2. Definizioni e campi di applicazione
La Policy intende per minore “qualsiasi essere umano di età inferiore ai diciotto anni” (CRC Art. 1) e si applica a tutti minori senza distinzione.
La presente Policy intende, senza limitazioni e in linea con le molteplici fonti normative, quanto segue:
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Abuso sessuale: qualsiasi atto che danneggia fisicamente o psicologicamente un minore e che, direttamente o indirettamente, compromette o ostacola le prospettive di uno sviluppo sano e sicuro verso l’età adulta.
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Sfruttamento sessuale: qualsiasi forma di sfruttamento, effettivo o tentato, di una condizione di vulnerabilità, di una disparità di potere o di fiducia nei confronti di un minore, a fini sessuali.
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Abuso emotivo: l’abuso emotivo persistente è quello che mette a repentaglio l’autostima e la sfera affettiva ed emotiva del minore. Include forme di maltrattamento non fisico, come umiliazione, derisione, bullismo (incluso il cyberbullismo), minacce, discriminazione, ecc.
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Abuso fisico: qualsiasi condotta che provoca, o potrebbe provocare, un danno fisico al minore, perpetrata da un’altra persona, sia essa un adulto o un altro minore.
Danno: si configura come la conseguenza di sfruttamento, violenza, maltrattamenti o negligenza nei confronti di bambini e adolescenti, pregiudicandone lo sviluppo psicofisico, affettivo e comportamentale.
La Policy si applica a:
Dipendenti, collaboratori, consulenti, tirocinanti, volontari, fornitori e a tutti quelli che, a qualunque titolo, vengono a contatto con minori presenti in Associazione. A tutti i soggetti sopra elencati è richiesto di firmare la Policy di protezione dell’infanzia, a dimostrazione di averne compreso e interiorizzato i contenuti e le linee guida stabilite. Tutti i nuovi assunti devono ricevere una copia della Policy.
La Policy è consegnata anche a nuove aziende, dipendenti, consulenti, fornitrici e firmata per presa visione e accettazione dal momento della stipula del contratto o dell’accordo.
La Policy è condivisa con:
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Minori, beneficiari e destinatari di servizi e progetti al fine di garantire loro diretta partecipazione e ascolto
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Rete familiare, genitoriale e amicale dei minori accolti in Associazione
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La rete di partnership con cui l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv collabora e intende collaborare
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Enti e istituzioni pubbliche con cui l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv attiva convenzioni ad hoc relative all’erogazione dei servizi
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Finanziatori e stakeholder con i quali si instaura un dialogo etico i valori sono condivisi
3. Procedure e applicazione criteri
L’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv adotta la seguente procedura per la gestione, fin dalla prima segnalazione, di ogni attività illecita, anche solo presunta, nonché di comportamenti di abuso e sfruttamento nei confronti di minori.
L’Assemblea dei soci attribuisce al Consiglio Direttivo il compito di gestire tutte le procedure, assicurando che esse siano correttamente adottate, rispettate e implementate. Il Consiglio Direttivo è responsabile dell’adozione, del coordinamento, dell’analisi e della relazione delle procedure. Tutte le violazioni devono essere trasmesse al Consiglio Direttivo per la gestione del caso segnalato.
Il personale (dipendenti e collaboratori) e i volontari, al momento della sottoscrizione del contratto di lavoro di qualunque tipo o all’atto della definizione del loro incarico volontario, devono ricevere e sottoscrivere la presente Policy.
Tutti i partner che abbiano un contratto e o una convenzione formale con l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv, che comporti un contatto diretto con i minori, devono impegnarsi al rispetto della presente Policy e conoscere le modalità operative da seguire in caso di segnalazione di presunti comportamenti di abuso o sfruttamento.
Criteri: sensibilizzazione e prevenzione
Diffusione e sensibilizzazione:
La diffusione della presente Policy è garantita a tutti i livelli e ambienti organizzativi, coinvolgendo tutto il personale, i volontari, i beneficiari e le parti interessate.
Selezione e reclutamento del personale:
Attraverso l’adozione di comunicazioni, controlli e procedure ad hoc, è garantita l’esclusione di chiunque non sia idoneo a lavorare con i minori.
Inclusione della Policy nella gestione generale:
La Policy è integrata in ogni processo e sistema di gestione, al fine di garantire un ambiente in cui siano rispettati i diritti dei bambini, delle bambine e degli adolescenti.
Valutazione del rischio:
Viene effettuata una valutazione e identificazione di ogni possibile rischio per la tutela dei minori, attraverso lo sviluppo di sistemi di controllo adeguati.
Formazione e sviluppo:
Sono promossi e organizzati percorsi di formazione e sviluppo delle competenze per tutte le risorse umane. In particolare, è prevista una formazione specifica per il personale coinvolto nell’applicazione e attuazione delle procedure in caso di allerta.
Tecnologie e comunicazione: garantire che nessun minore è a rischio nell’uso delle tecnologie e della comunicazione.
Criteri: segnalazione e risposta
Segnalazione interna:
Il Consiglio direttivo è responsabile della gestione di eventuali segnalazioni di abusi nei confronti di ragazzi, ragazze e adolescenti coinvolti nelle attività dell’Associazione.
L’esistenza del Consiglio direttivo, con il compito di prendere in carico e gestire tali segnalazioni, deve essere pubblicizzata e resa nota tra il personale, i volontari, i beneficiari e le altre parti interessate, al fine di incoraggiare la segnalazione tempestiva di casi sospetti di abusi o maltrattamenti.
Sono garantiti gli strumenti necessari, in particolare per i bambini, per denunciare ogni forma di maltrattamento.
La segnalazione può essere effettuata da un bambino o un adolescente, da un genitore, un familiare, un membro dello staff, un volontario, un membro degli organi di governo dell’Associazione o da un rappresentante di un’organizzazione partner.
Le segnalazioni possono riguardare qualsiasi sospetto comportamento lesivo dei diritti dei bambini e degli adolescenti e ogni violazione della presente Policy.
Le segnalazioni possono essere presentate tramite rapporto o documento scritto, e-mail, intervista o lettera, in modo da permettere a bambini e adolescenti di esercitare il loro diritto all’autotutela.
L’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv garantisce la massima riservatezza sia a chi manifesta un sospetto di abuso, sia nella gestione del caso e delle informazioni derivanti dalla segnalazione stessa.
Nel dare seguito alle accuse di abuso o maltrattamento, il personale deve agire nell’interesse delle vittime e dei testimoni, garantendo loro sicurezza, rispetto della riservatezza e pari accesso alla giustizia.
Segnalazione esterna:
Qualsiasi abuso di cui una persona venga a conoscenza in relazione alle attività dell’Associazione deve essere segnalato all’autorità giudiziaria.
Violazione della politica
Le violazioni della Policy da parte dei lavoratori, dei volontari, dei membri degli organi di governo dell’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv o del personale delle organizzazioni partner porteranno alla denuncia all’autorità competente. I principi contenuti nella presente Policy costituiscono una specificazione degli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità nel corretto adempimento della prestazione lavorativa. Se il lavoratore viola tali obblighi, questo può configurare un inadempimento contrattuale da parte sua, con tutte le conseguenze che ne derivano, come previsto dalla legge o dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
4. Responsabilità
La tutela dei minori è una responsabilità condivisa da tutto il personale, dai volontari e da ciascuna persona che per qualsiasi motivo viene in contatto con i minori dell’Associazione. Tutti aderiscono ai principi stabiliti nella presente Policy.
Il Presidente ha la responsabilità di creare un ambiente di lavoro che favorisce l’attuazione e lo sviluppo dei principi della presente Policy.
Dipendenti, collaboratori, tirocinanti, operatori del Servizio Civile Universale e volontari, ciascuno secondo la propria funzione, hanno la responsabilità di creare lo stesso ambiente di lavoro.
Il Presidente e il Consiglio Direttivo hanno la responsabilità sulla presente Policy e la sua diffusione.
Il Consiglio direttivo
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Diffondere la presente Policy con adeguati mezzi e strumenti
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Coordinare la diffusione e la visibilità dei principi contenuti nella Policy tra i beneficiari degli interventi, anche con la produzione di materiale informativo ad hoc
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Accogliere i rapporti di abuso sospetti sui minori, coordinando l’analisi e la risposta
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Promuovere la formazione e l’aggiornamento del personale nel campo della protezione
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Aggiornare regolarmente questa Policy a meno sempre tre anni
5. Revisione della politica
La revisione della presente Policy e del relativo processo coinvolgerà l’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv e in particolare l’area inclusione sociale.
Le presenti regole di condotta assicurano che tutti i dipendenti, i collaboratori, i tirocinanti, i volontari e gli operatori del Servizio Civile Universale sono a conoscenza delle norme citate e finalizzate a minimizzare il rischio di abuso contro ragazze, ragazzi, adolescenti e giovani.
Tutti quelli che, per qualsiasi motivo, interagiscono con i minori presenti non devono mai:
- Colpire, aggredire fisicamente o abusare psicologicamente di un minore
- Avere atteggiamenti verso i minori che, anche dal punto di vista psicologico, possono avere un impatto negativo
- Agire con comportamenti che costituiscono un esempio negativo per i minori
- Intraprendere attività sessuali o avere rapporti sessuali con individui di età inferiore ai 18 anni
- Avere relazioni con minori che possono essere considerate in qualche modo sfruttamento, maltrattamento o abuso
- Agire in modi che possono essere offensivi o che possono mettere i minori a rischio di sfruttamento, maltrattamenti o abusi
- Utilizzare un linguaggio, dare consigli inappropriati, offensivi o ingiuriosi
- Comportarsi in modo inappropriato o provocatorio in termini sessuali
- Stabilire o mantenere contatti continuativi con i beneficiari minori attraverso comunicazioni personali online, consentiti solo tramite strumenti professionali approvati
- Dormire a casa tua senza sorveglianza e preventiva autorizzazione del tuo responsabile diretto, con uno o più minori con i quali lavori
- Dormire nella stessa stanza o nello stesso letto con un minore con cui tu lavori
- Dare denaro o beni o altre utilità a un minore al di fuori dei parametri stabiliti dalle attività di progettazione
- Tollerare comportamenti di minori che sono illegali o abusivi o che mettono a rischio la loro sicurezza
- Agire in modo tale da svergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore
- Discriminare, trattare diversamente o favorire alcuni minori escludendone altri
- Violare la privacy del minore: è vietato diffondere o comunicare informazioni e dati personali e o sensibili riguardanti minori beneficiando delle attività dell’Associazione, salvo casi particolari dove prevalga l’interesse del minore
Questo elenco non ha pretesa di esaustività. La base di principi è che azioni o comportamenti che potrebbero essere inappropriati o potenzialmente offensivi nei confronti dei minori devono essere evitati.
È altresì fondamentale che il personale dell’Associazione “Comitato Addiopizzo” Odv, i volontari, il personale delle organizzazioni partner e i loro rappresentanti in contatto con i minori:
- a. siano vigili nell’identificare e gestire situazioni che comportano rischi per i minori
- b. siano pronti a presentare nelle sedi opportune qualunque preoccupazione, sospetto o certezza su un possibile abuso o maltrattamento di un minore
- c. siano in grado di organizzare il lavoro e il posto di lavoro in modo da ridurre al minimo i rischi
- d. siano sempre visibili sugli altri adulti per quanto possibile mentre si lavora con i minori
- e. siano in grado di garantire la diffusione e il mantenimento di una cultura di apertura
- f. siano in grado di garantire che i membri dello staff sviluppino con responsabilità i propri interventi
- g. siano in grado di comunicare con i minori che tipo di relazione essi dovrebbero avere con il personale o i rappresentanti
- h. siano in grado di valorizzare le capacità e le competenze dei minori
- i. siano in grado di mantenere un elevato livello professionale
- j. siano in grado di garantire il pieno rispetto dei diritti dei minori
- k. siano in grado di incoraggiare la partecipazione dei minori al fine di sviluppare le loro capacità di autoprotezione.